Il cambiamento economico e sociale degli ultimi anni si riflette innegabilmente sugli assetti di alcune professioni storiche come quella del commercialista. Questa figura oggi affronta numerose sfide, tra cui un cambiamento circa la domanda di servizi da parte delle PMI, che rappresentano oltre il 70% del tessuto economico del Paese, e la competizione con altre società di revisione. In questo contesto lo studio del commercialista ha la possibilità di evolvere superando gli stili del passato per adottarne di nuovi, più in linea con le esigenze del mercato.
Aggregazione di studi professionali: di cosa si tratta
Il documento della Fondazione Nazionale dei Commercialisti sul processo di aggregazione e sulla digitalizzazione degli studi esprime in modo chiaro quella che si sta delineando come una grande opportunità per questa professione. Gli studi (e le attività liberali in genere) sono sempre stati caratterizzati dal modello atomistico e dal desiderio di mantenere la propria autonomia. Tale assetto, oggi, si sta rivelando obsoleto e inadeguato e questo è il motivo per cui si affacciano all'orizzonte modelli vincenti perché differenti da quelli classici, in cui la parola chiave è l'aggregazione professionale sostenuta dalla digitalizzazione. A sostegno di questa tesi ci sono i dati della Cassa dei Dottori Commercialisti che invitano a riflettere sul fatto che chi svolge la professione come associato o in forma societaria ha un reddito superiore a chi la svolge in maniera individuale: il primo, infatti, ha, in media, un volume di affari di 245.000 euro mentre il secondo di appena 80.000 euro.
Lo studio individuale: perché è sorpassato
I giovani iscritti all'Albo che hanno superato l'esame di Stato sono sempre meno numerosi. Questa disaffezione è causata sia dal calo del reddito sia dalle oggettive difficoltà nella gestione del lavoro dovute alle ricorrenti novità fiscali che esigono una continua formazione destinata a "invecchiare" rapidamente. Bisogna poi aggiungere le criticità dovute a normative sempre più complesse che, in termini di costi, appesantiscono soprattutto gli studi più piccoli. Infine, non va dimenticata la richiesta di servizi rivolta allo studio che è sempre più ampia e specialistica.
I software Zucchetti per i commercialisti
Nel quadro appena delineato la digitalizzazione rappresenta un'importatissima occasione perché, se è vero che all'inizio necessita di un investimento, è altrettanto vero che rende il sistema funzionale e al passo con le esigenze del mercato. Soprattutto solleva il commercialista da adempimenti ai quali generalmente dedica molto tempo sottratto ad altri impegni professionali. Grazie alla digitalizzazione, non solo diventano più semplici e veloci i processi gestionali, ma è possibile svolgere nuove attività rendendo più forte la presenza sul mercato. A questo proposito, l'aggregazione professionale non va vista solo come una grande struttura in cui sono presenti numerosi professionisti, ma anche come insieme di studi in rete tra loro, secondo una collaborazione flessibile e aperta. Per raggiungere questi obiettivi la suite Infinity Zucchetti rappresenta la strategia vincente, perché comprende tutti gli strumenti per la digitalizzazione dei processi aziendali, come la gestione documentale, la condivisione e l'archiviazione dei documenti.